I protagonisti di “KYME”: la nostra coraggiosa Ea, piena d’amore per l’Ecista Ippocle, ma incapace di contravvenire alla sua promessa data al Dio Apollo di diventare la Sibilla presso la nuova Kyme (Cuma) e Megastene, anch’egli Ecista a capo della spedizione per la ricerca di un insediamento greco in una terra ricca e ospitale, hanno finalmente adempiuto alla loro missione creando l’antica Cuma, prima colonia greca in Italia.

ll racconto della nostra fantastica avventura fa un salto temporale di quasi tremila anni, per arrivare alla Cuma del 2020, che si trova nel bel mezzo di una delle più grandi crisi vissute dagli uomini di tutti i tempi, la pandemia da Covid 19.

Questo è il frutto del nostro fantasticare

E così, proprio a Cuma, dalle rovine della più antica delle colonie della Magna Grecia, immersa in un’atmosfera magica di sospensione del tempo e dello spazio, si riannodano i fili della nostra storia. Grazie a due ignari giovanotti del ventesimo secolo, investiti loro malgrado della più ardua delle imprese, gli Dei tenteranno di salvare ancora una volta la città di Napoli dalle guerre e dalla discordia delle genti che la popolano fin dall’antichità, spingendoli a recuperare e mettere in salvo l’amuleto più prezioso della sua storia, “L’UOVO DI PARTENOPE”.

Secondo le leggende, che verranno, di volta in volta, raccontate agli audaci protagonisti della storia, è proprio l’integrità dell’UOVO, dato in dono alla città di Neapolis da Apollo e Demetra, e che l’accompagna dalla sua nascita e la custodisce per l’eternità, a donarle il sole con la primavera eterna e la fertilità del suolo, insieme all’arte, la musica e il bel canto.

Un UOVO che, tra le suggestive architetture di Cuma, le magiche volte della Piscina Mirabilis, i nascosti corridoi del Teatro di Miseno e gli spalti del Castel dell’Ovo, nella loro stupenda bellezza irreale e avvolte in un inconsueto silenzio dovuto alla scomparsa dei turisti allontanati dalla pandemia, muove come burattini in un teatrino i giovani protagonisti del nostro secolo, mostrandosi sotto le sembianze di un pallone di calcio, che compare e scompare, si trasforma, viene sottratto e viene elevato al cielo invocando gli Dei.

Sarà sempre la ricerca dell’UOVO che permetterà ai nostri piccoli eroi, Gaspare e Paolo Lucia, scambiati dai più, a causa della forte assonanza dei loro nomi, con i Gemelli Dioscuri, Castore e Polluce, di avvicinarsi agli Dei dell’Olimpo,  protettori anch’essi della nascente città greca di Neapolis, la Sibilla Cumana, il grande Virgilio,  Apollo e i suoi intermediari e di ascoltare le storie della sirena Partenope, di Sebeto e Megara, di Vulcano, e altre leggende giunte fino ai giorni nostri.

Peripezie varie, equivoci, sogni rivelatori, pericoli e avventure incredibili guideranno i simpatici personaggi fino alla salvezza della città eterna e alla conquista della pace delle genti sotto lo sguardo vigile e protettivo dell’UOVO sapientemente nascosto all’avidità degli uomini e per sempre restituito e sigillato nell’immensità dello spazio e della bellezza di Napoli.